Un grande Pelaverga (davvero!)

Qualche sera fa ho bevuto un Pelaverga di quelli buoni, comparabile solo a quello di Burlotto e allo Speziale di Fratelli Alessandria in annata giusta: era il Pelaverga 2010 di Cadia, piccola azienda a conduzione familiare con sede a Roddi, due passi da Alba.

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Cadia – Pelaverga 2010
Colore rubino scarico ma senza cedimento alcuno, squillante. Gran naso, ricco di rustica florealità, petunia, geranio, e poi la vena pepata profonda, il chiodo di garofano, uniti ai frutti rossi maturi e succosi (fragola, lampone) a ricordare quasi il vin brulè. Stupendo.
In bocca un campione di saporosità, di freschezza e speziatura, un vino completo, sapientemente eseguito, del quale mi sono perdutamente innamorato. Inutile dire che è evaporato in un niente.